Master di 1° Livello – Area Ingegneria
E-Government e E-Management nella Pubblica Amministrazione
✅ ISCRIZIONI SEMPRE APERTE
Codice: MB1223
A.A.: 2021/2022
Durata: 1500 ore
CFU : 60
Negli ultimi anni le tecnologie hanno assunto un ruolo chiave nella modernizzazione della pubblica amministrazione italiana, raccogliendo il testimone ceduto loro dall’innovazione legislativa, che aveva guidato gli sforzi di modernizzazione degli anni ’90. Alla fase di avvio dell’e-Government, che attraverso la creazione delle condizioni tecnologiche e strutturali ha aperto gli spazi per azioni di innovazione diffusa, sta seguendo in questi ultimi anni una seconda fase, quella del cambiamento, a cui è chiamata a partecipare un’ampia schiera di amministrazioni pubbliche. In linea con le ultime Riforme nella P.A., che auspicano un superamento del primato della tecnologia in favore di una strategia multilivello che tenga conto delle molteplici variabili in gioco nei processi di e-Gov, considerata la centralità dei fattori organizzativi per uno sviluppo efficace dei processi di e–Government. Il Master mira ad indagare su alcune dimensioni fondamentali della tematica. Il processo di informatizzazione e l’incremento dei profili manageriali dell’attività delle amministrazioni pubbliche fondano una domanda crescente nell’ambito del settore pubblico di personale qualificato in grado di sostenere ed agevolare il processo d’innovazione in atto nelle organizzazioni pubbliche rafforzandone le strutture tecniche ed operative, in vista del necessario miglioramento dei risultati gestionali, della capacità produttiva e dei servizi delle amministrazioni.
E-Government e E-Management nella Pubblica Amministrazione
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Negli ultimi anni le tecnologie hanno assunto un ruolo chiave nella modernizzazione della pubblica amministrazione italiana, raccogliendo il testimone ceduto loro dall’innovazione legislativa, che aveva guidato gli sforzi di modernizzazione degli anni ’90. Alla fase di avvio dell’e-Government, che attraverso la creazione delle condizioni tecnologiche e strutturali ha aperto gli spazi per azioni di innovazione diffusa, sta seguendo in questi ultimi anni una seconda fase, quella del cambiamento, a cui è chiamata a partecipare un’ampia schiera di amministrazioni pubbliche. In linea con le ultime Riforme nella P.A., che auspicano un superamento del primato della tecnologia in favore di una strategia multilivello che tenga conto delle molteplici variabili in gioco nei processi di e-Gov, considerata la centralità dei fattori organizzativi per uno sviluppo efficace dei processi di e–Government. Il Master mira ad indagare su alcune dimensioni fondamentali della tematica. Il processo di informatizzazione e l’incremento dei profili manageriali dell’attività delle amministrazioni pubbliche fondano una domanda crescente nell’ambito del settore pubblico di personale qualificato in grado di sostenere ed agevolare il processo d’innovazione in atto nelle organizzazioni pubbliche rafforzandone le strutture tecniche ed operative, in vista del necessario miglioramento dei risultati gestionali, della capacità produttiva e dei servizi delle amministrazioni.
Project Management nel Settore delle Costruzioni
✅ ISCRIZIONI SEMPRE APERTE
Codice: MB1225
A.A.: 2021/2022
Durata: 1500 ore
CFU : 60
Il Master mira alla formazione della figura professionale-dirigenziale del Project Manager – Responsabile di Commessa, con riferimento anche se non esclusivo al settore delle costruzioni. Esso fornirà conoscenze in merito all’acquisizione di competenze tecniche, economiche e legali che permetteranno di gestire il ciclo di vita di una commessa, dalla valutazione della proposta al completamento del progetto. Il master è indirizzato a quei soggetti, che in futuro intendano occupare ruoli gestionali nel settore dei lavori pubblici e privati, nel Project Financing e nella Promozione Immobiliare.
Project Management nel Settore delle Costruzioni
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Il Master mira alla formazione della figura professionale-dirigenziale del Project Manager – Responsabile di Commessa, con riferimento anche se non esclusivo al settore delle costruzioni. Esso fornirà conoscenze in merito all’acquisizione di competenze tecniche, economiche e legali che permetteranno di gestire il ciclo di vita di una commessa, dalla valutazione della proposta al completamento del progetto. Il master è indirizzato a quei soggetti, che in futuro intendano occupare ruoli gestionali nel settore dei lavori pubblici e privati, nel Project Financing e nella Promozione Immobiliare.
SENIOR BIONEER dell’Energia e dell’Ambiente in collaborazione con ANBEA
✅ ISCRIZIONI SEMPRE APERTE
Codice: MB1292
A.A.: 2021/2022
Durata: 1500 ore
CFU : 60
Il cambiamento sociale e produttivo, accelerato dalla pandemia covid19, sta producendo ricadute sulle esigenze di formazione e sviluppo di nuove competenze. La transizione ecologica verso un modello ecosostenibile determina nuove configurazioni produttive e distributive. Le filiere diventano più flessibili, e si assiste ad un sempre maggiore grado di permeabilità tra competenze apparentemente distanti o separate. Ogni settore del sapere e del fare umano dovrà confrontarsi con l’impatto ambientale. La figura del Bioneer emerge dalla necessità impellente, sancita dagli interventi normativi ed incentivi economici governativi ed europei, di ridurre la concentrazione di Anidride Carbonica dall’atmosfera, per ridurre il riscaldamento climatico. Dalla esigenza diffusa di offrire una visione olistica dell’ecosistema che includa l’utilizzo delle risorse energetiche, ma in equilibrio con l’ambiente, senza inquinarlo. Bisogna ridurre, ove possibile eliminare o compensare, tutte le emissioni di CO2, dei cicli produttivi e delle comunità umane per continuare ad abitare il pianeta. Lo scopo del Master, svolto in collaborazione con ANBEA, Albo Nazionale dei Bioneer dell’Energia e dell’Ambiente, è contribuire alla formazione di coscienza e competenza per il cambiamento del Modello Socio Produttivo in direzione della sostenibilità. La figura professionale del Bioneer, così formata, si inserisce nel mondo del lavoro attraverso la rete di imprese connesse al progetto. L’attività del Bioneer si svolge in direzione della riduzione di CO2 e dello sviluppo di modelli eco sostenibili, ispirati all’ economia circolare, alla Blu economy, alla sharing economy, alle comunità energetiche di recente istituzione. Il Bioneer è immerso nel continuo studio dei principi e delle pratiche per la produzione sostenibile di energia e per l’efficientamento energetico. Contribuisce alla crescita della conoscenza nella comunità di cui è parte attiva. Collabora con Aziende produttrici e distributrici di sistemi e dispositivi. Sollecita l’utilizzo del risparmio come leva finanziaria per l’innovazione e la riduzione di CO2. Il Bioneer, di concerto con i partner specializzati gestisce le agevolazioni fiscali sui sistemi di efficienza e produzione di energia verde, anche in regime di autoconsumo, con investimenti immediatamente produttivi.
SENIOR BIONEER dell’Energia e dell’Ambiente in collaborazione con ANBEA
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Il cambiamento sociale e produttivo, accelerato dalla pandemia covid19, sta producendo ricadute sulle esigenze di formazione e sviluppo di nuove competenze. La transizione ecologica verso un modello ecosostenibile determina nuove configurazioni produttive e distributive. Le filiere diventano più flessibili, e si assiste ad un sempre maggiore grado di permeabilità tra competenze apparentemente distanti o separate. Ogni settore del sapere e del fare umano dovrà confrontarsi con l’impatto ambientale. La figura del Bioneer emerge dalla necessità impellente, sancita dagli interventi normativi ed incentivi economici governativi ed europei, di ridurre la concentrazione di Anidride Carbonica dall’atmosfera, per ridurre il riscaldamento climatico. Dalla esigenza diffusa di offrire una visione olistica dell’ecosistema che includa l’utilizzo delle risorse energetiche, ma in equilibrio con l’ambiente, senza inquinarlo. Bisogna ridurre, ove possibile eliminare o compensare, tutte le emissioni di CO2, dei cicli produttivi e delle comunità umane per continuare ad abitare il pianeta. Lo scopo del Master, svolto in collaborazione con ANBEA, Albo Nazionale dei Bioneer dell’Energia e dell’Ambiente, è contribuire alla formazione di coscienza e competenza per il cambiamento del Modello Socio Produttivo in direzione della sostenibilità. La figura professionale del Bioneer, così formata, si inserisce nel mondo del lavoro attraverso la rete di imprese connesse al progetto. L’attività del Bioneer si svolge in direzione della riduzione di CO2 e dello sviluppo di modelli eco sostenibili, ispirati all’ economia circolare, alla Blu economy, alla sharing economy, alle comunità energetiche di recente istituzione. Il Bioneer è immerso nel continuo studio dei principi e delle pratiche per la produzione sostenibile di energia e per l’efficientamento energetico. Contribuisce alla crescita della conoscenza nella comunità di cui è parte attiva. Collabora con Aziende produttrici e distributrici di sistemi e dispositivi. Sollecita l’utilizzo del risparmio come leva finanziaria per l’innovazione e la riduzione di CO2. Il Bioneer, di concerto con i partner specializzati gestisce le agevolazioni fiscali sui sistemi di efficienza e produzione di energia verde, anche in regime di autoconsumo, con investimenti immediatamente produttivi.
Risk and Disaster Management
✅ ISCRIZIONI SEMPRE APERTE
Codice: MB1225
A.A.: 2021/2022
Durata: 1500 ore
CFU : 60
Il Master propone un’offerta formativa interdisciplinare tra il settore della giurisprudenza e quello di ingegneria. Le esperienze degli ultimi gravi catastrofi e la tendenza scoraggiante di disastri in tutto il paese hanno messo in chiaro che è necessario un approccio olistico per Disaster Management per ridurre sostanzialmente le perdite disastro. Non è solo la risposta per far fronte alle conseguenze dei disastri che deve essere più efficace e professionale, ma ancor di più gli sforzi per valutare e ridurre i rischi in anticipo e per recuperare dopo. Questi tre processi principali di gestione dei disastri – Riduzione degli eventi da disastro, risposta e recupero – hanno obiettivi distintivi e sono ugualmente importanti e si sovrappongono l’un l’altro, e dovranno essere incorporati in tutte le decisioni Disaster Management. La gestione dei disastri dovrebbe basarsi su un fondamento sociale, politico, culturale, economico e ambientalmente sostenibile. Il Master rappresenta una utile guida su tematiche di base nella preparazione di chi si occupa di Protezione Civile.
Risk and Disaster Management
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Il Master propone un’offerta formativa interdisciplinare tra il settore della giurisprudenza e quello di ingegneria. Le esperienze degli ultimi gravi catastrofi e la tendenza scoraggiante di disastri in tutto il paese hanno messo in chiaro che è necessario un approccio olistico per Disaster Management per ridurre sostanzialmente le perdite disastro. Non è solo la risposta per far fronte alle conseguenze dei disastri che deve essere più efficace e professionale, ma ancor di più gli sforzi per valutare e ridurre i rischi in anticipo e per recuperare dopo. Questi tre processi principali di gestione dei disastri – Riduzione degli eventi da disastro, risposta e recupero – hanno obiettivi distintivi e sono ugualmente importanti e si sovrappongono l’un l’altro, e dovranno essere incorporati in tutte le decisioni Disaster Management. La gestione dei disastri dovrebbe basarsi su un fondamento sociale, politico, culturale, economico e ambientalmente sostenibile. Il Master rappresenta una utile guida su tematiche di base nella preparazione di chi si occupa di Protezione Civile.
TECHNICAL MANAGER IN PROVE E CONTROLLI SU COSTRUZIONI ED INFRASTRUTTURE
✅ ISCRIZIONI SEMPRE APERTE
Codice: MB1336
A.A.: 2021/2022
Durata: 1500 ore
CFU : 60
Fabbisogno della figura professionale e corso di studio in breve Il fabbisogno professionale del nuovo profilo del Master in “Technical manager in prove e controlli su costruzioni ed infrastrutture” trovano attuazione dalla Legge 14/07/2019 n. 55 recante “disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”, che ha modificato l’art. 59 del D.P.R. n. 380/2001, introducendo la possibilità, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di autorizzare anche “Laboratori per prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti (lettera c-bis)” e dalla Circolare 03/12/2019, n.633/STC Criteri per il rilascio dell’autorizzazione ai “Laboratori per prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti” di cui all’art. 59, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001. Le suddette disposizioni danno, quindi, piena attuazione ai principi delle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni, oggi D.M. 17/01/2018 e della relativa circolare applicativa, per le quali la valutazione della sicurezza delle costruzioni non può che realizzarsi mediante un adeguato processo basato sulla conoscenza che deve riguardare, innanzitutto ma non solo, le caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali da costruzione. Al fine di garantire la massima credibilità ai parametri di progetto, non si può prescindere da un sistema di controllo e certificazione, al quale conferire con valore di legge. Tale sistema di certificazione della conoscenza dei materiali e delle strutture finora pienamente attuato per le nuove costruzioni, come previsto dal disposto comunitario e dal Regolamento 305/2011 (UE), si completa così anche per i materiali da costruzione già impiegati sulle strutture e le costruzioni esistenti, dando attuazione ai principi di cui al Capitolo 8 delle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni. Contesto professionale Il contesto professionale in cui il profilo si collocherà sarà quello dell’inserimento all’interno degli organigrammi dei nuovi “Laboratori per prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti (lettera c-bis)”, che sono e saranno autorizzati dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici secondo i criteri di cui alla Circolare 03/12/2019, n.633/STC. La partecipazione al Master è, inoltre, consigliata ai: – liberi professionisti (ingegneri, architetti, geologi, geometri e periti); – funzionari tecnici della pubblica amministrazione; – tecnici dei gestori e concessionari delle infrastrutture strategiche (ponti, viadotti, cavalcavia, passerelle, gallerie, dighe, ecc.), che acquisiranno le necessarie competenze per la corretta progettazione delle indagini sperimentali, la supervisione e l’interpretazione dei risultati. Le attività ed i processi di lavoro che caratterizzeranno il profilo saranno la progettazione, l’esecuzione delle prove, dei controlli nei settori: Prove su strutture in calcestruzzo armato normale, precompresso e muratura; Prove su strutture metalliche e strutture composte; Prove dinamiche sulle strutture. Le lezioni saranno impartite da docenti universitari ed esperti di Livello 3 ai sensi della norma UNI/PDR56:2019EDUNIENISO9712:2012.
SENIOR BIONEER dell’Energia e dell’Ambiente in collaborazione con ANBEA
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Fabbisogno della figura professionale e corso di studio in breve Il fabbisogno professionale del nuovo profilo del Master in “Technical manager in prove e controlli su costruzioni ed infrastrutture” trovano attuazione dalla Legge 14/07/2019 n. 55 recante “disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”, che ha modificato l’art. 59 del D.P.R. n. 380/2001, introducendo la possibilità, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di autorizzare anche “Laboratori per prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti (lettera c-bis)” e dalla Circolare 03/12/2019, n.633/STC Criteri per il rilascio dell’autorizzazione ai “Laboratori per prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti” di cui all’art. 59, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001. Le suddette disposizioni danno, quindi, piena attuazione ai principi delle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni, oggi D.M. 17/01/2018 e della relativa circolare applicativa, per le quali la valutazione della sicurezza delle costruzioni non può che realizzarsi mediante un adeguato processo basato sulla conoscenza che deve riguardare, innanzitutto ma non solo, le caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali da costruzione. Al fine di garantire la massima credibilità ai parametri di progetto, non si può prescindere da un sistema di controllo e certificazione, al quale conferire con valore di legge. Tale sistema di certificazione della conoscenza dei materiali e delle strutture finora pienamente attuato per le nuove costruzioni, come previsto dal disposto comunitario e dal Regolamento 305/2011 (UE), si completa così anche per i materiali da costruzione già impiegati sulle strutture e le costruzioni esistenti, dando attuazione ai principi di cui al Capitolo 8 delle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni. Contesto professionale Il contesto professionale in cui il profilo si collocherà sarà quello dell’inserimento all’interno degli organigrammi dei nuovi “Laboratori per prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti (lettera c-bis)”, che sono e saranno autorizzati dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici secondo i criteri di cui alla Circolare 03/12/2019, n.633/STC. La partecipazione al Master è, inoltre, consigliata ai: – liberi professionisti (ingegneri, architetti, geologi, geometri e periti); – funzionari tecnici della pubblica amministrazione; – tecnici dei gestori e concessionari delle infrastrutture strategiche (ponti, viadotti, cavalcavia, passerelle, gallerie, dighe, ecc.), che acquisiranno le necessarie competenze per la corretta progettazione delle indagini sperimentali, la supervisione e l’interpretazione dei risultati. Le attività ed i processi di lavoro che caratterizzeranno il profilo saranno la progettazione, l’esecuzione delle prove, dei controlli nei settori: Prove su strutture in calcestruzzo armato normale, precompresso e muratura; Prove su strutture metalliche e strutture composte; Prove dinamiche sulle strutture. Le lezioni saranno impartite da docenti universitari ed esperti di Livello 3 ai sensi della norma UNI/PDR56:2019EDUNIENISO9712:2012.
BIM MANAGEMENT: METODOLOGIE E STRUMENTI PER L’EDILIZIA E LE INFRASTRUTTURE
✅ ISCRIZIONI SEMPRE APERTE
Codice: MB1337
A.A.: 2021/2022
Durata: 1500 ore
CFU : 60
Contesto di riferimento Il contesto di riferimento del presente percorso è relativo alla digitalizzazione del settore delle costruzioni. Il quadro normativo internazionale, europeo e nazionale è in continuo aggiornamento; segnale di un mercato in evoluzione e di nuove sfide da affrontare. Una di queste è l’adozione delle tecnologie digitali all’interno dell’Unione Europea. Si faccia ad esempio riferimento alla strategia Renovation Wave, che mira ad almeno raddoppiare i tassi di riqualificazione edilizia in tutta l’UE nei prossimi dieci anni, la Direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici, che promuove anche le tecnologie intelligenti, e il Green Deal europeo che dedica una particolare attenzione alla circolarità del settore delle costruzioni. Il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale pone un’attenzione significativa sulla trasformazione digitale, intesa non solo come dematerializzazione ma come introduzione di nuovi metodi e strumenti che ottimizzano processi integrati. L’UE sostiene quindi investimenti in infrastrutture correlate alla digitalizzazione, diffusione delle tecnologie digitali, ricerca e innovazione. In Italia, a partire dal 1 gennaio 2025 l’uso di metodi e strumenti elettronici (BIM) negli appalti pubblici sarà obbligatorio, come stabilito dal DM 560/2017, per tutte le opere e di qualsiasi importo; punto di arrivo di una soft landing iniziata già da gennaio 2019 (BIM obbligatorio per lavori complessi relativi ad opere di importo a base gara pari o superiore a 100 milioni di euro). Infine, a seguito della pubblicazione della norma internazionale ISO 19650 Organizzazione e digitalizzazione delle informazioni relative all’edilizia e alle opere di ingegneria civile, incluso il Building Information Modelling (BIM) – Gestione informativa mediante il Building Information Modelling, la norma tecnica nazionale UNI 11337 Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni è in fase di aggiornamento: i tavoli tecnici stanno lavorando per renderla a tutti gli effetti allegato nazionale alla norma ISO. Figure professionali esperti BIM e sbocchi occupazionali La trasformazione digitale in atto richiede quindi nuove competenze. Di recente pubblicazione la UNI/PdR 78:2020 Requisiti per la valutazione di conformità alla UNI 11337-7:2018 Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni – Parte 7: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure professionali coinvolte nella gestione e nella modellazione informativa, su questa prassi e sulla norma UNI 11337-7:2018 si basa la certificazione esperti BIM ed anche il percorso formativo proposto. In particolare vengono messe in evidenza le competenze che devono avere le figure di BIM manager (Gestore dei processi digitalizzati) e BIM coordinator (Coordinatore dei flussi informativi): gestione e coordinamento digitali dei processi informativi delle costruzioni. Tali competenze hanno inevitabilmente molto in comune con quelle dei BIM specialist (Operatore avanzato della gestione e della modellazione informativa) ed anche in parte con quelle del CDE manager (Gestore dell’ambiente di condivisione dei dati). Gli sbocchi occupazionali sono generalmente presso imprese di costruzione, produttori di tecnologie per l’edilizia, studi di progettazione di ingegneria e architettura, pubblica amministrazione, società di real estate e società di consulenza.
SENIOR BIONEER dell’Energia e dell’Ambiente in collaborazione con ANBEA
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Contesto di riferimento Il contesto di riferimento del presente percorso è relativo alla digitalizzazione del settore delle costruzioni. Il quadro normativo internazionale, europeo e nazionale è in continuo aggiornamento; segnale di un mercato in evoluzione e di nuove sfide da affrontare. Una di queste è l’adozione delle tecnologie digitali all’interno dell’Unione Europea. Si faccia ad esempio riferimento alla strategia Renovation Wave, che mira ad almeno raddoppiare i tassi di riqualificazione edilizia in tutta l’UE nei prossimi dieci anni, la Direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici, che promuove anche le tecnologie intelligenti, e il Green Deal europeo che dedica una particolare attenzione alla circolarità del settore delle costruzioni. Il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale pone un’attenzione significativa sulla trasformazione digitale, intesa non solo come dematerializzazione ma come introduzione di nuovi metodi e strumenti che ottimizzano processi integrati. L’UE sostiene quindi investimenti in infrastrutture correlate alla digitalizzazione, diffusione delle tecnologie digitali, ricerca e innovazione. In Italia, a partire dal 1 gennaio 2025 l’uso di metodi e strumenti elettronici (BIM) negli appalti pubblici sarà obbligatorio, come stabilito dal DM 560/2017, per tutte le opere e di qualsiasi importo; punto di arrivo di una soft landing iniziata già da gennaio 2019 (BIM obbligatorio per lavori complessi relativi ad opere di importo a base gara pari o superiore a 100 milioni di euro). Infine, a seguito della pubblicazione della norma internazionale ISO 19650 Organizzazione e digitalizzazione delle informazioni relative all’edilizia e alle opere di ingegneria civile, incluso il Building Information Modelling (BIM) – Gestione informativa mediante il Building Information Modelling, la norma tecnica nazionale UNI 11337 Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni è in fase di aggiornamento: i tavoli tecnici stanno lavorando per renderla a tutti gli effetti allegato nazionale alla norma ISO. Figure professionali esperti BIM e sbocchi occupazionali La trasformazione digitale in atto richiede quindi nuove competenze. Di recente pubblicazione la UNI/PdR 78:2020 Requisiti per la valutazione di conformità alla UNI 11337-7:2018 Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni – Parte 7: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure professionali coinvolte nella gestione e nella modellazione informativa, su questa prassi e sulla norma UNI 11337-7:2018 si basa la certificazione esperti BIM ed anche il percorso formativo proposto. In particolare vengono messe in evidenza le competenze che devono avere le figure di BIM manager (Gestore dei processi digitalizzati) e BIM coordinator (Coordinatore dei flussi informativi): gestione e coordinamento digitali dei processi informativi delle costruzioni. Tali competenze hanno inevitabilmente molto in comune con quelle dei BIM specialist (Operatore avanzato della gestione e della modellazione informativa) ed anche in parte con quelle del CDE manager (Gestore dell’ambiente di condivisione dei dati). Gli sbocchi occupazionali sono generalmente presso imprese di costruzione, produttori di tecnologie per l’edilizia, studi di progettazione di ingegneria e architettura, pubblica amministrazione, società di real estate e società di consulenza.